La tecnica Washing Line consiste in una serie di due mosche sospese dietro una mosca galleggiante montata in punta, come un Booby o un Fab (un Blob con coda in foam). Questa configurazione è pensata per essere utilizzata con diversi tipi di code, a seconda delle preferenze del pescatore. La maggior parte opta per una coda galleggiante, intermedia o una coda Midge Tip (con una punta intermedia lunga tra 6 e 12 piedi).
L’idea di base è di montare due o tre ninfe o buzzer senza peso su dei dropper fissati lungo la punta del terminale. Come mosca di punta, puoi utilizzare un Booby o un Fab, a seconda delle condizioni, oppure una mosca secca galleggiante. Questa mosca di punta manterrà le tue imitazioni a diverse profondità, in funzione della velocità di recupero.
Non è raro vedere pescatori che preparano terminali lunghi fino a 20 piedi (circa 6,1 metri), con tre dropper e una mosca di punta come Booby o Fab. Tuttavia, per molti pescatori questa lunghezza può essere difficile da gestire nel lancio. La priorità, infatti, non è la distanza, ma garantire che il terminale atterri dritto per iniziare a pescare subito. Lanciare un terminale lungo e con tante mosche, se si attorcigliano in un groviglio, può portare via molto tempo a sbrogliare nodi, sottraendolo alla pesca vera e propria. Consiglio quindi di accorciare il terminale e limitarsi a due dropper, distanziandoli tra loro di circa 5 piedi (circa 1,5 metri). Di seguito, trovi un esempio pratico per questa configurazione.
Canna: Una canna da 10′ # 7/8, che permette lanci lunghi e di manovrare il terminale.
Le Code: si utilizzano code galleggianti che possono andare dalla WF 5 alla 7, Intermedie Mid, Fast o Slow e Midge Tip. Le Midge Tip sono code galleggianti con una punta intermedia che varia dai 6′ ai 12′ utilizzate anche per la pesca con i chironomi.
La scelta delle mosche per la tecnica Washing Line è totalmente personale, ma alcune configurazioni efficaci prevedono un Booby galleggiante come mosca di punta, in grado di sostenere le altre mosche, mentre sui dropper si utilizzano diawl bach, ninfe o buzzer. Se preferisci una configurazione di wet fly, puoi optare per una Cormoran in stile Booby come mosca di punta, accompagnata da alcune wet flies sui dropper.
Il recupero varia in base allo stile delle mosche selezionate. Con la prima configurazione, il recupero si esegue con brevi movimenti a matassina alternati a pause, coprendo così una breve distanza. Questo crea un movimento lento e naturale che imita molti insetti acquatici mentre salgono e scendono nell’acqua, invogliando i pesci all’attacco. La seconda configurazione, invece, richiede un recupero più veloce e continuo, ideale per le wet flies.
Questa tecnica consente di mantenere più a lungo le mosche nella zona di alimentazione delle trote, riproducendo il lento movimento verso la superficie tipico dei chironomi e delle ninfe.
Come terminale si può usare sia il copolimero che il fluorcarbon, a tua discrezione. Il copolimero è più flessibile, quindi questo può aiutare il movimento delle mosche.
Idealmente dovrai preparare un terminale di 4,50 mt, che attaccherai direttamente alla coda di topo, con 2 dropper montati a ugual distanza. Il dropper dovrà essere lungo circa 20 centimetri per la mosca più vicina alla coda e 15 cm per la mosca nel mezzo.
